Celtica GDR

Le origini

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Lady Veronica
view post Posted on 31/8/2011, 18:59




Origini della Magia
La-Magia

"Grazie a lunghi studi, è scaturita l’idea che la vera e propria Magia nacque in Egitto che viene infatti chiamata la terra d’origine dello studio della Magia. Non diciamo che la magia non esisteva già da prima poiché non ci sono fonti sufficienti né per dirlo nè per provarlo, ma sappiamo di certo, da alcuni graffiti primitivi, che riti alle divinità, saggi e sciamani esistevano già da tempo. Per una questione sia di precisione sia di convenienza siamo giunti alla conclusione che la vera e propria magia, come la identifichiamo anche oggi, è stata creata in Egitto. Grazie alla decodificazione dei geroglifici si è venuto alla scoperta di quanto sia stata legata, in quei tempi, la magia alla religione. Infatti, come narrano molti testi, sono proprio gli dèi egiziani che diedero la possibilità di fare magia da parte dei cosiddetti “Mortali”. Mentre nella Grecia vigevano solo alcune credenza sugli dèi e solo riti di orazione e preghiere, nell’Egitto vi era una grossa coscienza della veridicità della presenza della magia del mondo. Questo lo possiamo capire del fatto che gli Egizi praticavano veri e propri riti e diffondevano la magia in molti ambiti, che poi si sono evoluti nel tempo. Al principio la magia era considerata di 3 fondamentali tipi: la magia nera, ovvero le maledizioni, praticate da sette e da stregoni oscuri che lavoravano per nome o di Set o di Anubi, le divinità più spietate dell’Egitto; poi vi era la magia bianca ed i riti dell’aldilà, praticata da sacerdoti che venivano considerati una specie di “untori” poiché erano soprattutto loro quelli che presidiavano alle mummificazioni ed i creatori della prima erboristeria e delle tecniche di guarigione; infine abbiamo la categoria degli sciamani o i preveggenti, la più numerosa, i quali attraverso poteri psichici, spesso accompagnati dall’utilizzo di arcani medaglioni, rune impresse su pietre ed altri oggetti “sacri” prevedevano il futuro oppure contattavano le anime dei defunti dietro laute ricompense. Secondo la complessa religione di questo popolo era il Dio Heka che presidiava tutta la magia e incarnava proprio essa: nato poco dopo la creazione del mondo darà lui il nome alla Magia che ancora oggi viene praticata. Ma non solo questo dio era associato alla Magia, anzi, ce ne furono tantissimi durante l’evolversi delle discipline magiche e soprattutto in Egitto: il dio Toth era ancora più associato alla magia. Curava la primordiale arte della magia, la guarigione, così come l’astronomia e la matematica. La prima delle ultime due venne affrontata molto più tardi per la sua imprecisione e venne associata alla preveggenza e la psicomanzia, la seconda venne sempre mandata avanti sia da maghi che da "senza poteri", poiché concetto che non vedeva un nesso forte con la magia. Toth veniva considerato anche padrone della scrittura (veniva raffigurato con una penna in mano e dei tomi al suo fianco) e si considerava che avesse scritto dei libri dove racchiudeva i segreti delle scienze e dell’alchimia. Questi manufatti, legati più a leggende popolari, non furono mai trovati. Gli Egizi, come già detto, si affidavano molto alla preveggenza, pur anche sviluppando le formule magiche e gli incantesimi: parlare del futuro faceva si che esso avvenisse e alcuni materiali simboleggiavano le persone o le cose a cui dovevano essere dirette le magie che erano spesso guarigioni, ma a volte anche maledizioni e riti oscuri. Ed è proprio qui che nascono le maledizioni: sempre nell’Egitto che vede ormai la padronanza sulla nascita della magia. Quasi sempre le maledizioni erano dirette verso i rei di qualche colpa grave ed erano dettate dagli stessi faraoni oppure erano dettate sui profanatori dei tesori delle tombe. Anche per altri motivi venivano adoperate queste, ma non ci soffermiamo più di tanto per mandare avanti il nostro discorso. L’Egitto non ha più nulla da serbare alla magia se non per un’unica altra cosa, gli scarabei: essi venivano simboleggiati come l’immortalità e, sui sarcofagi delle mummie, venivano posti dei sigilli con la loro forma. Ma non solo L’Egitto viene chiamata la patria della magie: vi è un altro luogo ove si pensa siano stati praticati i primi, veri e propri, riti magici. Questa è la Persia che veniva abitata da soldati, cittadini, mercanti ma anche da individui chiamati Magi, e da cui sarebbe nata la parola Magia, i quali avevano il dono della profezia. Erano seguaci di Zoroastro e praticavano tutte le magie riconducibili alla sfera psichica: interpretavano i sogni, praticavano l’astrologia e consigliavano i sovrani sulle decisioni più importanti da attuare. Zoroastro fu quindi indicato come l’inventore della magia. Inoltre nella cultura tribale africana dei Dogon, le tradizioni sacre più segrete sono basate su ipotetici contatti con esseri evoluti provenienti da un pianeta della stella Sirio, avvenuti prima del 3000 a.C. Solo pochi anni fa la moderna astronomia, con i suoi potenti strumenti di osservazione e di calcolo, ha potuto confermare l'effettiva esistenza di quel pianeta. I Dogon sanno da secoli che Sirio è una stella multipla e che l'orbita ellittica della stella più piccola (invisibile e oggi detta Sirio B), richiede un tempo di 50 anni per essere completata; inoltre per loro Sirio B è costituita da materia più pesante della stella principale... e il tutto è confermato dall'odierna astronomia! E' per questo motivo che si considera che la patria dell'astronomia sia l'Africa mentre per altri e lunghi motivi l'infernalismo e la demonologia siano nati in oriente: tutti i paesi del mondo hanno una loro parte nella creazione della magia. Ma, naturalmente, nessun individuo o nessuna cultura specifica ha creato la magia: questa si è tramandata oralmente e, primordialmente, si pensa, che un qualche dio, l'abbia donata all'uomo. Possiamo sapere con certezza ciò che avvenne dopo, ma, sull'antichità, questo è tutto quello che sappiamo... Dall’Epoca egiziana e quella persiana, da quella orientale a quella africana, durate molti millenni, si spianò la strada alla creazione di decine e decine di concetti magici ed Arti che, andando avanti nel tempo, diventarono sempre più minuziose e numerose. Solo che lo sviluppo non si ebbe subito: nell’età Greca e Romana la magia ebbe una forte decadenza e solo alcuni saggi e filosofi mantennero le antiche tradizioni fino a portarle nella storia di oggi: questi erano soprattutto gli abitanti della Gallia in cui vediamo la presenza di Druidi: classe intellettuale di sacerdoti che, poiché considerati saggi, avevano funzioni sia politiche che sociali all'interno della nazione. I Druidi veneravano moltissime divinità che erano prevalentemente rappresentate da forme della natura e credevano nella forza che pervadeva ogni essere vivente presente su questa terra: furono i primi a sviluppare, in modo complesso, l’alchimia e perfezionarono la guarigione. Ma non avevano sviluppato solo un forte senso in queste magie, ma avevano imparato anche una grossa arte non umana: l’addestramento degli animali. La magia di queste persone era la cosiddetta magia celtica, madrepatria della specializzazione nella magia bianca. La magia celtica, profondamente spirituale, si fonda sull'armonia tra la persona e le forze occulte della natura. Infine dobbiamo dire che i Celti furono pure coloro che inventarono l'erbologia: non è una vera e propria magia ma allora veniva considerata come tale. Durante tutto i medioevo il misticismo era fortissimo, anche se troppo legato alla religione cristiana: la vera magia era quella pagana che veniva condannata e che quindi era in forte decadimento. Ricordiamo la caccia alle streghe ed agli stregoni. Ma è proprio per questa paura che si aveva da parte della religione verso la magia pagana, che abbiamo ricevuto molti documenti e testimonianze su questi argomenti, nonostante tutte le azioni della chiesa cattolica di bruciare i testi pagani ed immorali. Era proprio nel medioevo che nacquero le prime vere e proprie fobie contro stereotipi di mostri: vediamo il vampiro, il lupo mannaro, i draghi ed i demoni (questi ultimi portati dalla cultura orientale, già accennata precedentemente). Durante Rinascimento, Umanesimo, e secoli successivi la magia fu messa molto da parte per dar spazio alla scienza. Eppure durante questo periodo si dimenticano le Arti mistiche: alchimia e naturalismo erano le tipologie di magie maggiormente utilizzate, anche per la grandissima connessione con la scienza (chimica e biologia). Dei nostri giorni è inutile parlare: ormai l'antica magia è scomparsa e assistiamo soltanto a riti Satanici, banali perversioni di gruppi giovanili, e promesse di guarigioni di stupidi maghi, che perdono la faccia per guadagnare pochi spiccioli. Ma probabilmente i mistici di un tempo, appena accortosi della mentalità corrotta e banale che vige nella società di oggi, hanno pensato bene di non tramandare più la magia di un tempo..."


Edited by Lady Veronica - 5/9/2011, 19:51
 
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